Per provare ad anticipare le dinamiche che riguarderanno il mercato fondiario agricolo in Italia nel corso dell’anno che è appena iniziato, occorre necessariamente partire dall’analisi di quanto accaduto negli ultimi anni.

Analizzare il mercato fondiario agricolo non vuol dire solo rilevare il numero di transazioni per acquisto e affitto o determinare i prezzi e i canoni medi, ma richiede anche la individuazione dei trend di medio e lungo periodo a livello nazionale, a livello regionale e di regione agraria, oltre che per localizzazione altimetrica (pianura, collina, montagna) e per tipologia colturale.

Non meno importante è l’approfondimento in merito alle connessioni tra mercato fondiario e politica di sostegno al settore agricolo che proviene dall’Unione Europea (fattore molto incidente in Italia da oltre 50 anni), con l’avvertenza che tale politica avrà una ulteriore e consistente evoluzione nei prossimi anni, a seguito della svolta che l’UE vuole dare alle sue azioni in tema di New Green Deal.

Altro aspetto che incide significativamente sull’andamento del settore fondiario è quello relativo al settore del credito dedicato all’acquisto degli immobili agricoli.

Così come accade nell’immobiliare urbano, anche l’ambito agricolo è sempre più strettamente legato alla maggiore o minore propensione al rischio che le banche decidono di attuare con le loro politiche di credito. L’aggravante nel caso del settore agricolo è determinata dal fatto che la despecializzazione del credito ha portato nel tempo alla dispersione del patrimonio di competenze professionali tecniche in ambito agricolo presenti in passato nei vari istituti. Infatti, varie indagini su questo punto hanno rilevato quanto gli operatori agricoli si lamentino della distanza “culturale” del settore bancario nel comprendere le reali esigenze finanziarie delle aziende agricole e le peculiarità economiche del loro mondo produttivo.

Il CREA (Consiglio per la Ricerca in Agricoltura e l’analisi dell’Economia Agraria) può darci una mano per capire meglio cosa accade in questo specifico settore economico.

Infatti sin dal 1947 (prima come INEA e poi come CREA, tramite il suo Centro di Ricerca Politiche e Bioeconomia e una rete di osservatori presenti in tutte le Regioni d’Italia), l’Istituto di ricerca ha curato tutta una serie di specifiche indagini sulla evoluzione del mercato fondiario (in allegato trovate un esempio di indagine regionale).

Attualmente questa indagine è coordinata dal dr. Andrea Povellato, l’autorevole ricercatore che ci parlerà il prossimo 15 gennaio di questa tematica in occasione del primo webinar 2021 che E-Valuations ha appositamente organizzato per i suoi Associati.

Saranno approfonditi i temi riassunti in precedenza e il dr. Povellato risponderà alle domande dei partecipanti sulle varie questioni inerenti la metodologia d'indagine, la comparazione delle fonti informative, l'evoluzione del mercato fondiario negli ultimi anni e le prospettive future.

Stay tuned.

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