La “Banca Dati Immobiliari - BDI” della Provincia di Ascoli Piceno è ormai una realtà. La sua realizzazione è stata convintamente promossa dal locale Collegio dei Geometri e Geometri Laureati, dal Tribunale, dai Notai, dai Commercialisti e dagli Avvocati. Sull’importanza della raccolta dei dati di seguito trovate un intervento del Presidente del Consiglio Notarile dei distretti riuniti di Ascoli Piceno e Fermo, il Notaio dott. Albino Farina.
La raccolta dati è attività che i Notai svolgono da sempre: agli stessi, quali pubblici ufficiali , lo Stato ha affidato il controllo di legalità e la conservazione di atti e contratti che rappresentano le più importanti operazioni economiche nella vita di un cittadino.
L’elevata informatizzazione degli studi notarili, sia a livello individuale che come “istituzione Notariato”, consente, oltre alla raccolta, l’efficace trattamento di tali dati, con la possibilità conseguente di elaborarli statisticamente sotto il profilo economico, demografico, geografico e storico, traducendosi in una radiografia fedele del Paese da molteplici punti di vista, d’aiuto, poi, per i decisori politici e funzionale alle attività in sede di proposte legislative.
L’impatto che la tecnologia, con la sempre maggiore informatizzazione degli studi professionali e in particolare – per quanto concerne il mio punto di vista – degli studi notarili, avrà sulla vita dei professionisti sarà sempre maggiore. L’intelligenza artificiale farà sempre più marcatamente il suo ingresso, con un portato di diffusa dematerializzazione degli atti (in formato digitale quanto a scrittura e conservazione) e quindi di semplificazione: mai però l’intelligenza artificiale potrà completamente sostituirsi al notaio nell’attività di interpretazione delle norme alla luce dell’indagine della volontà delle parti che compaiono innanzi a lui. Questa attività implica un’esperienza ed un sapere che sono intraducibili in un codice binario come quello informatico. Richiede il filtro interpretativo e “sapiente” della mente umana, l’unica ad essere in relazione con il tempo, la storia, la società.
Il notaio del futuro sarà pertanto un professionista con maggiore esperienza e competenza, in grado di conoscere, allo stesso tempo, sia il diritto sia il funzionamento dello strumento informatico attraverso cui si opera: anche lo strumento tecnico, infatti, deve funzionare (ed essere pensato e realizzato) secondo certi criteri , conosciuto e adoperato in relazione all’intero sistema giuridico, coerentemente non solo con la singola norma, ma con principi, valori e interessi che non sono traducibili in un linguaggio semplificato come quello della macchina.
Il dott. Albino Farina sarà presente il prossimo 15 novembre 2019 presso l’Hotel Casale di Colli del Tronto (AP) nell’ambito del convegno dal titolo “VALORE E MERCATO IMMOBILIARE - CONTRIBUTO ALLA TRASPARENZA DEI MERCATI”, con una specifica relazione sul tema “Il Notariato nelle Banche Dati tra la sensibilità del professionista e l’intelligenza artificiale”.
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