Il Consiglio Nazionale Ingegneri ha recentemente aggiornato il Codice Deontologico degli ingegneri per includere i principi dell'Equo compenso come parte integrante, in risposta alla legge n.49 del 21 aprile 2023.

La Legge sull'Equo compenso è stata un passo significativo nella storia recente delle professioni. Essa garantisce ai professionisti un compenso equo ed equilibrato per le loro prestazioni, ma va oltre, agendo a tutela dei consumatori finali, dei cittadini che hanno il diritto di beneficiare di servizi professionali di qualità. E ora, grazie alla recente modifica del Codice Deontologico, questo principio diventa ancor più rilevante.

Secondo la nuova formulazione, gli ingegneri italiani sono tenuti a concordare un compenso che sia giusto, equo e proporzionale alla prestazione richiesta, in conformità ai parametri stabiliti dai decreti ministeriali. L'inclusione di tali principi nel Codice Deontologico garantirà il rispetto dell'Equo compenso e prevederà sanzioni appropriate per coloro che lo violano.

Domenico Perrini, Presidente del CNI, ha sottolineato l'importanza della Legge sull'Equo compenso, evidenziando come questa garantisca non solo un trattamento equo per i professionisti, ma anche la tutela dei consumatori finali. Perrini ha commentato: "Grazie a questa legge, il cittadino potrà contare su una prestazione professionale di qualità". È un passo importante per stabilire fiducia e trasparenza nel settore degli ingegneri.

Inoltre, Elio Masciovecchio, Vice Presidente CNI, ha evidenziato che questa modifica del Codice Deontologico contribuirà a stabilire un quadro più chiaro per quanto riguarda i compensi delle prestazioni professionali, garantendo in tal modo la qualità del servizio. Masciovecchio ha sottolineato anche l'importanza di tenere conto della tutela dell'ambiente e della biodiversità, nell'interesse delle future generazioni.

L'aggiornamento del Codice Deontologico è entrato in vigore il 14 giugno 2023, rappresentando un passo avanti verso una professione ingegneristica più equa, trasparente e responsabile.

Questa modifica riflette il costante impegno del Consiglio Nazionale Ingegneri per promuovere l'etica e la qualità nel campo dell'ingegneria, assicurando al contempo che i professionisti ricevano un compenso adeguato per il loro lavoro.

In conclusione, l'inclusione dei principi dell'Equo compenso nel Codice Deontologico degli ingegneri italiani è un traguardo importante per la professione e per tutti coloro che ne trarranno vantaggio, garantendo sia la tutela dei consumatori finali che la qualità delle prestazioni professionali.

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