Le surroghe al test dell'equo compenso. Il compenso relativo alle surroghe farà il suo debutto come costo nelle previsioni che i notai dovranno predisporre in attuazione della legge sull'equo compenso Interpellato da ItaliaOggi il Consiglio nazionale del notariato spiega che "Il mercato delle surroghe è oramai bassissimo visti gli alti tassi che da tempo incidono sulla rata del mutuo.

Chi doveva farla lo ha già fatto e il dato che abbiamo appena diffuso (dati statistici notarili) dimostra che oggi pesano meno del 3% sul totale. Il fatto che le parcelle notarili siano da oggi" anticipa il consiglio, "e per il futuro, parametrate all'equo compenso non dovrebbe avere altro risultato se non ricondurle ai valori corretti, sottraendole a contrattazioni al ribasso".

Dunque per la prima volta si avrà un costo della surroga precisando che per il consumatore finale, il cliente della banca intestatario
del mutuo nulla cambia. La surroga resta gratuita. Quello che si modifica e in un certo senso si certifica per la prima volta è il rapporto remunerativo tra banche e notai. La legge sull'equo compenso prevede la specifica nei casi di contratti con imprese oltre certi parametri come nel caso degli istituti di credito che incaricano i notai delle surroghe.

Il costo del mutuo in sé dovrebbe restare dunque invariato per l'utente finale al netto di oneri indiretti o altre voci di costo che
complici i molti fattori odierni sul mercato delle compravendite potrebbero nascere.

Fonte: ItaliaOggi del 29/06/2023

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Equo Compenso