Con il termine Agricoltura 4.0 si intende una evoluzione del concetto di “agricoltura di precisione”, utilizzato per definire interventi mirati ed efficienti che partono dalle caratteristiche fisiche e biochimiche del suolo per poi utilizzare un ampio set di strumenti e strategie volte a far impiegare al meglio, in maniera sinergica ed interconnessa, tutte le nuove tecnologie avanzate che via via appaiono sul mercato.

Lo scopo principale dell’Agricoltura 4.0 è quello di rendere più efficiente e sostenibile la produzione.

Calcolare in maniera precisa qual è il fabbisogno idrico di una determinata coltura ed evitare gli sprechi di un bene prezioso qual è l’acqua; prevedere l’insorgenza di alcune malattie delle piante o degli animali ed individuare in anticipo i parassiti che potrebbero attaccarli, ridurre al minimo l’utilizzo dei fitofarmaci, sono solo alcuni esempi delle soluzioni offerte da questo nuovo approccio alla coltivazione e agli allevamenti.

Non meno importante è l’ambito applicativo legato alla tracciabilità della filiera, anche attraverso innovativi sistemi di blokchain. In questo modo si riesce a controllare ogni passaggio produttivo, dal campo al confezionamento, per cui si possono raccogliere dati utili a mantenere sotto controllo ogni step del processo produttivo.

Per il passaggio organizzativo verso l’ Agricoltura 4.0 occorrono però molte risorse economiche, che le nostre aziende agricole potrebbero recuperare in parte anche attraverso un maggior ricorso all’affitto dei terreni.

Infatti l’affitto continua a rappresentare il principale strumento a disposizione degli imprenditori agricoli per ampliare le proprie superfici aziendali e migliorare le proprie economie di scala senza dover necessariamente passare attraverso un costoso processo di capitalizzazione aziendale legato all’acquisto dei terreni e quindi al blocco pluriennale di ingenti risorse finanziarie.

Da questo punto di vista un dato confortante viene da una Indagine sulla struttura delle aziende agricole dell’ISTAT: si evidenzia sia che ammontano a circa 6 milioni di ettari le superfici in affitto (compreso gli usi gratuiti) sia che il trend dell’affitto è in crescita (si passa da poco più del 20% della superficie agricola totale nel 2000, ad oltre il 46% dopo 20 anni).

Ma quali sono i livelli di canone per Regione e per tipo di coltura? Quali le tendenze in atto nel mercato fondiario italiano, anche per effetto del Covid-19?

Di questo parleremo nel prossimo webinar E-Valuations dal titolo “Il mercato fondiario e degli affitti in Italia. Aspetti metodologici, situazione attuale e prospettive future”. Il dr. Andrea Povellato - Dirigente di ricerca presso il CREA - Centro di ricerca Politiche e Bioeconomia e curatore dell’indagine annuale sul mercato fondiario in Italia (in allegato una scheda con le principali info del Rapporto 2020 in tema di affitto) parlerà di metodologia d'indagine e di comparazione delle fonti informative in ambito agricolo, della situazione attuale e dell'evoluzione del mercato fondiario agricolo, sia sul lato delle compravendite che su quello degli affitti dei terreni.

Appuntamento quindi per le ore 15,00 di venerdì 15 gennaio 2021 (una mail con le modalità di partecipazione sarà inviata per tempo ai Soci che si iscriveranno al webinar).

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