Una lettera al Governo, con la richiesta di intervenire "con urgenza" per apportare "correttivi normativi o chiarimenti interpretativi" che "senza minare gli obiettivi di fondo della legge" possano impedire che si producano "effetti applicativi paradossali, minando la legittimità stessa della disciplina". La legge di cui si parla è quella sull'equo compenso (21 aprile 2023, n. 49) per le prestazioni professionali, rese da avvocati e commercialisti, in generale da professionisti iscritti a Ordini e Collegi, nonché da professionisti non organizzati in Ordini professionali.

 

A chiedere l'intervento urgente sono le principiali organizzazioni di impresa, ABI, Assonime, Confindustria, Ania e Confcooperative che il 19 luglio hanno messo nero su bianco una serie di considerazioni inviandole ai capi di gabinetto del ministero della Giustizia, delle Imprese e del Made in Italy e alla presidenza del Consiglio, al sottosegretario Alfredo Mantovano. Per le cinque organizzazioni...

 

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Fonte: ilSole24ore del 01.08.2023

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Equo Compenso