Nel suo intervento, Paolo Angelini, Vice Direttore Generale della Banca d'Italia, evidenzia le sfide affrontate dal settore agricolo italiano. In primo luogo, l'economia sta rallentando a causa delle tensioni geopolitiche e la produzione agricola ha sofferto di siccità e altri eventi climatici. Nonostante ciò, la percentuale di prestiti concessi dalle banche italiane al settore agricolo è aumentata, e ci sono prove che il settore è meno rischioso di altri, con meno crediti inesigibili.
Tuttavia, il settore deve affrontare sfide significative legate ai cambiamenti climatici, compresi i rischi fisici e i rischi di transizione, derivanti dalle politiche adottate per combattere i cambiamenti climatici. Il settore contribuisce anche alle emissioni di gas serra, il che significa che deve adattarsi a nuove normative e standard al fine di migliorare il suo rating di sostenibilità.
La sfida di migliorare il rating di sostenibilità è particolarmente difficile per le piccole e medie imprese, che sono numerose nel settore agricolo.
Le associazioni di agricoltori e altri gruppi possono svolgere un ruolo importante nel promuovere iniziative per affrontare queste sfide, come la promozione degli investimenti in tecnologie sostenibili, la standardizzazione della raccolta dei dati e la fornitura di servizi di formazione e consulenza. Infine, Angelini sottolinea l'importanza di attuare gli accordi di Basilea III per garantire un sistema bancario solido in grado di fornire il supporto finanziario di cui il settore agricolo ha bisogno.
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