Se ne parla ormai da qualche anno.
Ricordo un accorato appello dell’allora Presidente dell’INU, Silvia Viviani, intervenuta ad una giornata di studi presso la Triennale di Milano nel novembre 2018.
Era suonato un po’ come: “fate presto!”… “non ce la facciamo più ad attendere una riforma della ormai vecchia legge urbanistica del 1942”.
A partire dagli anni recenti, quindi, le voci che si sono levate a testimoniare il grande bisogno di una regolamentazione che possa accompagnare le trasformazioni del territorio sono state molte.
Tutte si sono basate sulla consapevolezza che non possa più prevalere un atteggiamento di sfruttamento dell'ambiente e che si debba tendere al consumo di suolo zero.
Tra i molti portatori di interesse, il mondo del Real Estate può e deve assumere il ruolo di attore della riqualificazione dell'ambiente costruito.
Tanti attori si sono attivati in questa direzione: da Cassa Depositi e Prestiti, a tutte le associazioni di categoria, molte Regioni. Purtroppo agendo in ordine (quasi) sparso, usando gli strumenti che avevano a disposizione. Sempre in attesa dell’agognata riforma della legge urbanistica.
Nel frattempo sono stati varati alcuni importanti provvedimenti, che mi limito a citare: il Decreto Interministeriale [1] (MIT, MEf, MIBACT) del 16-09-2020; DPCM [2] del 21-01-2021 con una copertura di ottomiliardi e mezzo.
In questi giorni è in discussione in Senato il DdL nr. 1131 [3], presentato in data 11-03-2019 da alcuni Senatori del PD, capogruppo Andrea Ferrazzi.
Sembrerebbe che sia giunto il momento per dotare il nostro Paese di una normativa adeguata ai tempi.
Desidero osservare che l’organo scientifico INU -storicamente e culturalmente legato alla sinistra- abbia avanzato costruttivamente delle proposte evidenziando le fragilità del disegno di legge ora in discussione su impulso della stessa area politica. A mio parere è positivo che esista un’attenzione molto accesa su questo argomento così importante.
Senza richiamare tutti i molto interessanti punti sollevati nel documento prodotto dall’INU, che vi invito a leggere, mi limito a sottolineare come “la rigenerazione urbana sia un’attività intersettoriale che richiede di agire in più campi assieme: urbanistico, sociale ed economico innanzitutto, ma anche giuridico, ecologico, istituzionale, finanziario, fiscale ed altro ancora “
Non posso che rallegrarmi che l’INU, istituzione non sempre molto ascoltata dal legislatore, perseveri nell’ambizione di contribuire alla nascita di una legge nazionale di principi o legge-quadro: “ una legge che fissi, per l’intero territorio nazionale, i requisiti che i piani dei Comuni, singoli o associati, devono possedere per assicurare un omogeneo regime immobiliare alle aree edificabili, ed ai complessi edilizia divenuti obsoleti, una dotazione di attrezzature e servizi adeguata ed anche equilibrata nei territori, la tutela del patrimonio storico-architettonico, paesaggistico ed ambientale, una efficace e trasparente partecipazione dei soggetti privati alle iniziative pubbliche.”
Concludo aggiungendo un piccolo stimolo per ogni attore, sia un investitore, un amministratore pubblico, un pianificatore/progettista o un esperto valutatore, che vorrà partecipare al processo di Rigenerazione Urbana.
Nel momento in cui tale processo per ciascuno di essi si avvierà, probabilmente ognuno sarà chiamato a cercare, dal proprio punto di osservazione, la soluzione a queste domande, tra le tante:
- se il valore delle aree abbandonate o sottoutilizzate è zero, o prossimo allo zero, come determinare il valore delle stesse aree una volta che fosse conferito ad esse la progettualità degli operatori ?
- ed in base a tale valore mutato o suscettibile di mutamento… come calcolare il peso degli standard urbanistici? (che sarà determinato auspicabilmente in contraddittorio, perciò in modo innovativo, rispetto all’applicazione delle attuali norme).
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[1] Programma innovativo nazionale per la qualità dell’abitare.
[2] Assegnazione ai Comuni di contributi per investimenti in progetti di Rigenerazione Urbana, volti alla riduzione dei fenomeni di marginalizzazione e degrado sociale.
[3] Misure per la Rigenerazione Urbana.
In allegato il pdf dell'INU – ISTITUTO NAZIONALE DI URBANISTICA dal titolo "CONSIDERAZIONI SUL DISEGNO DI LEGGE SULLA RIGENERAZIONE URBANA IN DISCUSSIONE AL SENATO DELLA REPUBBLICA"
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