All’interno delle aziende o delle organizzazioni c’è quasi sempre un gruppo dipersone trainanti e che rappresentano un motore attivo. Spesso sono portatori sani di idee, promotori di innovazione, di buon umore e di visione strategica.

Poi c’è un altro gruppo, il più numeroso, all’interno del quale la maggior parte delle persone svolge il proprio compito, senza una spinta. È il gruppo più difficile da coinvolgere o da rendere partecipe perché spesso non esprime le proprie idee.

A volte non fa il lavoro con passione, si accontenta di quello che fa e spesso lo fa in modo meccanico.

Sono quelli che io chiamo passeggiatori, persone che camminano senza meta, senza ritmo, senza un pensiero su un obiettivo e che si lasciano trasportare dalla corrente.

Sono quelli che spesso rispondono che non hanno responsabilità e che quindi non possono decidere.

Non si schierano né con i cattivi, né con i buoni perché farlo sarebbe troppo rischioso e richiederebbe una riflessione e l’elaborazione di un’idea.

Aspettano che qualcuno dica cosa fare e applicano il meccanismo alla perfezione. E se nessuno dice cosa fare restano fermi, senza portare alcun contributo... (continua e scarica l'intero articolo)

Fonte: ilSole24ore

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