In un epoca storica di grande emergenza sanitaria, la salvezza del nostro pianeta dipende anche dalle tecnologie.

Dalla riduzione delle emissioni nelle città alla diminuzione del rischio di catastrofi naturali, alla gestione intelligente delle acque e al monitoraggio preciso del clima, le tecnologie di frontiera in settori come l’intelligenza artificiale, il 5G e la robotica dimostrano un notevole potenziale per sostenere la battaglia contro il cambiamento climatico, come evidenziato in un nuovo rapporto ITU/UNU, “Tecnologie di frontiera per proteggere l’ambiente e affrontare il cambiamento climatico“. Il rapporto è stato pubblicato in occasione della Giornata della Terra 2020.

La relazione delle Nazioni Unite esamina otto campi dell’innovazione: l’intelligenza artificiale; Internet of Things; 5G; tecnologia dell’energia pulita; il modello “digital twin”; robotica; Tecnologie Space 2.0; digitalizzazione e Big Data.

La relazione offre casi di studio che esplorano le applicazioni delle tecnologie di frontiera per ridurre l’inquinamento atmosferico e gestire i rifiuti elettronici, sostenere la gestione intelligente delle acque e dell’energia, generare energia pulita, modellare città “gemelle digitali” per la riduzione del rischio di catastrofi, sostenere l’agricoltura intelligente e la sicurezza alimentare e monitorare il clima e la biodiversità del nostro pianeta.

La relazione sottolinea l’obiettivo generale di questa innovazione, il raggiungimento dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, in particolare l’SDG 13 sull’azione per il clima. Inoltre, mette in evidenza il potenziale delle tecnologie di frontiera per sostenere il raggiungimento dell’obiettivo dell’accordo di Parigi della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC) di limitare il riscaldamento globale a 1,5 oC al di sopra dei livelli preindustriali.

La relazione si conclude con osservazioni e raccomandazioni per l’introduzione e l’adozione di tecnologie di frontiera.

Gestire le tecnologie

Queste conclusioni incoraggiano a pianificare il futuro, oggi.

Riconoscono il potenziale delle tecnologie di frontiera per aiutare i paesi a superare le attività economiche e sociali note per essere dannose per il nostro ambiente.

Tuttavia avvertono anche che le tecnologie di frontiera non sono una panacea: il loro successo nella lotta ai cambiamenti climatici richiederà il sostegno dei governi all’azione per il clima, l’innovazione inclusiva che coinvolge tutte le parti interessate, l’accesso globale alle nuove capacità tecnologiche e le applicazioni delle tecnologie di frontiera alla scala necessaria per ottenere un impatto globale.

Il rapporto è stato sviluppato dall’ITU insieme all’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’Educazione,

la Scienza e la Cultura (UNESCO); Ambiente delle Nazioni Unite; Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC); Global Compact delle Nazioni Unite; Organizzazione delle Nazioni Unite per lo sviluppo industriale (UNIDO); Programma delle Nazioni Unite per gli insediamenti umani (UN-Habitat); Entità delle Nazioni Unite per l’uguaglianza di genere e l’empowerment delle donne (UN-Donne); e con il sostegno della Commissione economica delle Nazioni Unite per l’Europa (UNECE).

Fonte: 01net

Categorie:
Rigenerazione Urbana