Secondo il rapporto ISTAT BES 2022 sul Benessere Equo e Sostenibile in Italia, l'abusivismo edilizio è rimasto stabile nel 2022, ma la situazione nel Mezzogiorno del Paese rimane insostenibile.
Anche nell'anno 2022, è stato osservato che sono state costruite più abitazioni di quelle autorizzate dai Comuni. Secondo le stime provvisorie del Cresme, la proporzione di nuove abitazioni abusive rispetto a quelle autorizzate (15,1 ogni 100) è sostanzialmente rimasta invariata rispetto all'anno precedente, mantenendo anche le stesse differenze territoriali. L'abusivismo edilizio continua a essere un fenomeno marginale nelle regioni del Nord, ma continua ad avere un peso significativo nel resto del Paese, soprattutto nel Mezzogiorno, dove l'indice è molto più elevato (42,1 abitazioni abusive ogni 100 autorizzate nel Sud e 36,3 nelle Isole). Si stima, in particolare, che ci sia stato un incremento netto delle abitazioni abusive in una misura che non si osservava dal 2004 (+9,1%), segnale di un possibile aggancio della componente illegale alla ripresa post-pandemica dell'edilizia residenziale. Tuttavia, più delle variazioni congiunturali, preoccupa la persistenza a lungo termine di questo fenomeno, che fa sì che una quota significativa della produzione edilizia operi ancora al di fuori della legalità, nell'attesa di futuri condoni. Nel frattempo, il mancato rispetto dei piani urbanistici, dei vincoli di tutela e delle norme di sicurezza genera costi molto elevati per la società in termini di degrado del paesaggio, rischio sismico e dissesto idrogeologico.
Alla luce del rapporto ISTAT BES 2022, diventa ancora più importante la figura del Valutatore Immobiliare Certificato e Qualificato, soprattutto per quanto riguarda l'erogazione del credito. Le verifiche tecniche, legali ed economiche svolte nell'ambito di una perizia per l'ottenimento di un mutuo diventano indispensabili al fine di proteggere l'investimento più significativo che le famiglie e gli istituti bancari finanziano. La verifica della qualità e legalità dell'immobile durante il processo di erogazione del mutuo rappresenta l'ultimo controllo prima dell'investimento più rilevante nella vita di una famiglia. L'analisi e la consapevolezza dei rischi fisici, strutturali, ambientali, climatici, sociali, legali ed economici rappresentano punti essenziali per la tutela delle persone e del sistema economico-finanziario. La transizione energetica ha inizio dalla consapevolezza dei proprietari-utilizzatori e degli investitori. Pertanto, il ruolo del Consulente Valutatore Immobiliare Certificato e Qualificato rappresenta una figura terza e indipendente a cui tutti gli operatori possono rivolgersi per ottenere informazioni sulla qualità tecnica, economica e legale di un immobile.
L'applicazione della recente legge 49/2023 riguardante "Disposizioni in materia di equo compenso delle prestazioni professionali" rappresenta un'opportunità straordinaria per l'intera filiera immobiliare, poiché consente di raggiungere diversi obiettivi simultaneamente. Innanzitutto, la certificazione delle garanzie reali in conformità alle norme e ai valori di mercato diventa un elemento cruciale. Inoltre, nell'ottica del rispetto dei parametri ESG (Environmental, Social, and Governance) sia a livello immobiliare che aziendale, l'equo compenso svolge un ruolo fondamentale.
L'equo compenso diventa quindi un elemento cruciale nella valutazione e nella certificazione delle garanzie reali, rispettando le norme vigenti e i valori di mercato contemporaneamente. Questa misura non solo promuove la giustizia economica all'interno della professione del Valutatore Immobiliare, ma contribuisce anche al rispetto dei parametri ESG, sia a livello immobiliare che aziendale.
Dal punto di vista ambientale, l'equo compenso può incoraggiare pratiche sostenibili nel settore immobiliare. I Valutatori Immobiliari possono valutare non solo il valore economico di un immobile, ma anche la sua efficienza energetica, la sua sostenibilità ambientale e il suo impatto sull'ambiente circostante. Ciò promuove la transizione verso un'edilizia più ecologica e in linea con gli obiettivi di sostenibilità.
Dal punto di vista sociale, l'equo compenso assicura che i Valutatori Immobiliari siano adeguatamente retribuiti per il loro lavoro, garantendo così una professione più attrattiva e inclusiva. Ciò può contribuire a migliorare la qualità delle valutazioni immobiliari e la fiducia del pubblico nel processo di erogazione del credito. Inoltre, l'applicazione dell'equo compenso può aiutare a contrastare fenomeni come l'abusivismo edilizio, poiché un compenso adeguato può ridurre l'incentivo a operare al di fuori della legalità.
Dal punto di vista della governance, l'equo compenso promuove la trasparenza e la correttezza nelle transazioni immobiliari. Garantire che i Valutatori Immobiliari siano indipendenti e ricevano una retribuzione equa riduce i potenziali conflitti di interesse e favorisce un ambiente di lavoro più etico. Inoltre, l'equo compenso può contribuire a prevenire pratiche abusive o fraudolente nel settore immobiliare.
In conclusione, l'applicazione della legge sull'equo compenso rappresenta un'opportunità unica per l'intera filiera immobiliare. Non solo contribuisce a garantire giustizia economica per i Valutatori Immobiliari Certificati e Qualificati, ma promuove anche la sostenibilità ambientale, l'inclusione sociale e una migliore governance nel settore.
L'equo compenso diventa quindi un parametro fondamentale nell'ambito degli obiettivi ESG, contribuendo alla tutela delle persone e del sistema economico-finanziario.
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