Con la direttiva 2014/17/UE Mortgage Credit Directive (di seguito MCD o Direttiva) il legislatore comunitario ha disciplinato l’offerta ai consumatori di contratti di credito immobiliare con l’obiettivo di accrescere la protezione del consumatore quale contraente debole e favorire la concorrenza su questo mercato all’interno dell’Unione Europea.1
Il recepimento in Italia di tali norme ha comportato anzitutto modifiche al Testo Unico bancario (TUB), con particolare riferimento alle norme relative alla trasparenza delle condizioni contrattuali, agli agenti e mediatori e alle sanzioni. Il completamento del quadro normativo nazionale richiede l’emanazione di disposizioni di natura secondaria da parte del CICR e della Banca d’Italia per la definizione delle norme di dettaglio.
La presente analisi, redatta in conformità con le Linee guida sull’analisi di impatto della regolamentazione, accompagna il documento di consultazione concernente le disposizioni di natura secondaria attuative della MCD e si sofferma sul tema della valutazione dei beni immobili trattandosi di un’area per la quale esiste un certo grado di discrezionalità ed è stato pertanto possibile identificare delle opzioni.
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Linee Guida ABI per la valutazione degli immobili in garanzia delle esposizioni creditizie