Dopo che il Governo ha introdotto consistenti detrazioni rispetto alle spese sostenute per specifici interventi in ambito di riqualificazione energetica o di riqualificazione degli edifici rispetto al rischio sismico (bonus e superbonus) è emersa ancora più che in passato l’importanza della due diligence immobiliare.
Come abbiamo già indicato nel corso del nostro webinar tenutosi lo scorso 12 febbraio (dal titolo: BONUS E SUPERBONUS: opportunità da non perdere), un documento fondamentale per l’avvio di queste procedure agevolative è rappresentato dall’asseverazione per l’immobile oggetto di intervento del rispetto delle norme urbanistiche.
I tecnici sono quindi chiamati a conoscere le più recenti norme e pronunce in materia e proprio a questo proposito può essere utile approfondire il tema legato al rispetto delle distanze (dal confine e/o dai fabbricati), in particolare allorchè si interviene su edifici già esistenti.
Si fa qui riferimento alle norme del codice civile (art. 873 e ss.), le quali devono essere integrate con le disposizioni dei regolamenti locali, con la conseguenza che non è sempre agevole stabilire il coordinamento dei diversi livelli di normazione.
Ciò è reso evidente da una recente sentenza della Corte Suprema di Cassazione (la n. 11845 pubblicata il 18 giugno 2020) che sarà oggetto del webinar E-Valuations che si terrà il 14 maggio (ore 15:00). Il webinar sarà tenuto dall’avv. Francesca Tetto e verrà introdotto dal Socio fondatore avv. Teresio Bosco.
Nel corso dell’incontro, prendendo le mosse dalla fattispecie concreta sottoposta alla Corte, verranno esaminate le norme applicate (art. 873 e 905 codice civile) e si approfondiranno le problematiche su cui la decisione è intervenuta, riformando quanto in precedenza affermato dalla Corte d’Appello di Brescia.
In particolare si esaminerà la soluzione interpretativa data dalla Suprema Corte nell’ipotesi di mutamento di destinazione d’uso di un manufatto la cui edificazione era stata in precedenza assentita solo per un determinato uso (accessorio) e la ritenuta necessità di verificarne la perdurante legittimità proprio alla luce della diversa destinazione assunta.
Ed ancora si tratterà la problematica inerente la realizzazione di un cappotto termico sulla facciata esterna dell’edificio – ovvero uno degli interventi c.d. trainanti per il bonus 110% – e la necessità di verificare il perdurante rispetto delle distanze minime sia tra edifici sia dai confini di proprietà a seguito dell’aumento delle dimensioni dell’edificio, dovuto al maggior spessore della muratura esterna.
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