MARCELLA CANDELLI NOMINATA VICEPRESIDENTE DELL’ORDINE DEI DOTTORI AGRONOMI E DOTTORI FORESTALI DI TARANTO
Marcella Candelli, già socia E-Valuations e Coordinatrice della Sezione di Taranto, è stata da poco nominata Vicepresidente dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Dottori Forestali della provincia di Taranto. Un ruolo di rilievo nel panorama del mondo dell’Estimo che le permetterà di portare avanti con più forza la diffusione degli Standard Internazionali di valutazione. “Sono felice di questo riconoscimento attraverso il quale cercherò di amplificare la nostra battaglia per l’utilizzo degli IVS all’interno dell’ordine e non solo”.
Il primo passaggio sarà attraverso la Commissione Estimo dell’Ordine stesso: “Come esperta valutatrice in occasione dell’ultima seduta di Consiglio – spiega la Vicepresidente – ne sono stata nominata Coordinatrice. Attraverso la Commissione attiveremo prima di dicembre dei corsi di formazione per i colleghi. Il nostro scopo sarà inoltre quello di rendere edotti gli ausiliari dei giudici deputati a leggere le perizie in modo che acquisiscano le basi per comprenderne i contenuti. Inutile andare a vedere solo il valore finale dell’immobile ma è importante approfondire anche come ci si è arrivati”.
In occasione dell’ultimo convegno tenutosi lo scorso 3 maggio è emersa, condivisa anche dalle altre professioni coinvolte e appartenenti al CUP di Taranto (Comitato Unitario Professioni), la necessità di avviare un percorso formativo per l’applicazione degli Standard internazionali. “Il mio impegno – chiarisce Marcella Candelli - sarà in particolare volto ad estendere l’impiego degli Standard internazionali nelle procedure esecutive”.
Parallelamente andrà avanti il lavoro di diffusione svolto attraverso la sezione e, grazie al doppio ruolo rivestito, sarà sviluppata la collaborazione Ordine/E-Valuations. “La Sezione di Taranto che ho il privilegio di presiedere si sta ingrandendo. Un segnale che sicuramente stiamo svolgendo un buon lavoro e che sempre più colleghi si stanno avvicinando agli IVS. Deve passare il concetto – conclude la Candelli – che gli Standard Internazionali non sono un “nuovo estimo” ma semplicemente l’Estimo già noto presentato con un linguaggio unico e condiviso a livello internazionale”.
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