Si è tenuto a Bari, il 21 marzo scorso, il convegno “Le best practices nei processi di esecuzione forzata”, organizzato da OIBA - Ordine degli Ingegneri della Provincia di Bari - e patrocinato da diversi stakeholder, segnatamente E-Valuations, ARIAP, Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Bari, Ordine degli Avvocati di Bari, Ordine dei Periti Industriali di Bari, Collegio dei Periti Agrari, Collegio dei Geometri, Ordine dei Dottori commercialisti, Aste giudiziarie.it e - anche - dal Politecnico di Bari, una new entry in eventi di questo tipo.

“Ha senso parlare di qualcosa quando ci sono delle importanti novità - ha esordito Pasquale Maurelli, Ingegnere, Socio consigliere di E-Valutations e ideatore dell’evento -.

Il riscontro che abbiamo avuto è stato notevole: un segno di gratitudine va alla magistratura barese che ha manifestato interesse a sedersi a questo tavolo”.

Le novità a cui fa riferimento Maurelli sono le nuove linee guida per le esecuzioni immobiliari rilasciate dal CSM e l’aggiornamento delle linee guida dell’ABI.

Entrambi portano con sé importanti novità in termini di sinergie tra esperto valutatore e custode, ma per assurdo si tratta di documenti ancora piuttosto sconosciuti ai professionisti.

E pertanto, il loro approfondimento e la loro disamina apre un costruttivo dibattito.

Il Convegno di Bari, quindi, è stato un importante momento di confronto tra esperti stimatori appartenenti a diversi ordini, custodi, delegati e giudice: al tavolo ha infatti preso parte anche la dott.sa Laura Fazio, Giudice delle Esecuzioni del Tribunale di Bari.
“La partecipazione è stata massiva - ha commentato Maurelli - e i riscontri non hanno tardato ad arrivare: i professionisti seduti in platea hanno compreso fin dalle prime battute l’importanza di un rapporto costruttivo tra professionisti tecnici e professionisti giuridici, una sinergia che contribuisce a rendere la procedura più snella e più veloce”.

Tanto che, per proseguire sull’onda del successo, la sezione territoriale di Bari di E-Valuations ha già in agenda (tra ottobre e novembre 2019) un nuovo momento di confronto che avrà come tema centrale la valutazione delle aree edificabili e i diritti reali.

A testimoniare il forte interesse e la mission di E-Valuations - e cioè esserci quando si tratta di confronto - Angelo Donato Berloco, Presidente di E-Valuations, il quale ha moderato il convegno e ha portato la visione dell’associazione: “E-Valuations è sempre presente quando si tratta di creare ponti, tavoli di confronto in materia di valutazione immobiliare. Il forte corpus metodologico è imprescindibile, ma da solo non basta: occorre anche creare dialogo tra le diverse figure professionali, occorre che i tecnici e i custodi si parlino e si confrontino”, ha puntualizzato il Presidente.

Tra i relatori anche Maurizio D’Amato, professore associato al Politecnico di Bari, nonché socio onorario di E-Valuations che ha commentato: “L’evento di Bari è stata una tappa di un disegno più grande che E-Valuations sta portando avanti per valorizzare le valutazioni immobiliari effettuate a standard internazionali.

Ancora oggi fatica ad entrare in Tribunale la pratica virtuosa dei comparabili.

Noi non siamo contro qualcosa (il riferimento è all’expertise dei tecnici), ma siamo a favore di qualcos’altro: la valutazione è un momento fondamentale e merita oggettività. Occorre confortare la magistratura”.

“L’università dovrebbe fare sì che gli standard internazionali vengano predicati urbi et orbi - ha aggiunto il professor D’Amato - ma bisogna considerare che il nostro raggruppamento è impegnato su diversi fronti, per esempio sulla valutazione dei beni ambientali. Detto questo, al Politecnico di Bari gli Standard Interazioni sono stati introdotti dal 1999”.

Molto soddisfatto il neo-coordinatore della sezione di Bari di E-Valuations, Gabriele Gemma. “E’ andata meglio delle più rosee previsioni - ha raccontato l’ingegnere -. durante il convegno sono stati sviscerati tutti gli aspetti dell’iter. Ritengo che l’affiancamento immediato tra CTU e curatore abbia ricadute molto positive, perché si possono creare sinergie fin da subito”.

Ma Bari diventerà un Tribunale virtuoso, nel quale gli Standard Internazionali saranno il denominatore comune di tutte le perizie? Secondo Gemma, alcuni importanti passi in questo senso si stanno facendo. “I giudici si stanno sensibilizzando al tema e anche gli Ordini, in primis quello degli Ingeneri, sta andando in questa direzione. Occorre tempo, ma sono fiducioso”.

Dello stesso avviso Maurelli, che ha concluso: “Nessuna norma vincola i tribunali ad adottare gli standard internazionali, ma il rapporto con la magistratura barese può dirsi avviato.

Non sarà una transizione immediata perché anche gli esperti valutatori devono comprendere l’importanza delle perizie di qualità.

Ma le basi ci sono”.

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